Un'analisi storica e sociale avvincente che esplora le vite di individui ribelli nell'Europa del Seicento, sfidando le convenzioni sociali e le rigide imposizioni dell'epoca. Attraverso le loro storie, il libro offre una riflessione profonda sui limiti del controllo sociale e sulla capacità degli individui di opporsi alle norme.
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Immergiti in un affascinante viaggio nell'Europa del Seicento con "Il cacciatore di corte: una vita ribelle nell'Europa del Seicento", un'opera che narra le storie di individui che hanno osato sfidare le convenzioni sociali e le rigide imposizioni dell'epoca. Attraverso le vicende di un conte bigamo, di una moglie vendicativa, di un arcivescovo padre di numerosi figli, di un prigioniero perseguitato per la sua fede e di una donna rinchiusa alla Bastiglia, il libro esplora i limiti del controllo sociale e le strategie adottate dagli individui per sottrarvisi.
In un'epoca in cui Chiesa e Stato miravano al "disciplinamento" dei comportamenti umani, queste figure rappresentano un'eccezione, una resistenza al potere costituito. Le loro motivazioni sono diverse: affetti coniugali, rapporti familiari, fede, ma tutte convergono in un desiderio di libertà e di autodeterminazione. "Il cacciatore di corte" non si limita a raccontare storie di ribellione, ma offre una riflessione profonda sui limiti del controllo sociale e sulla capacità degli individui di opporsi alle norme, giuste o ingiuste che siano.
Attraverso una narrazione coinvolgente e ricca di dettagli storici, Serena Luzzi ci conduce nel cuore del Seicento, svelandoci le dinamiche sociali, politiche e religiose che hanno caratterizzato quest'epoca. Il libro è un'analisi accurata e appassionante delle tensioni tra individuo e società, tra libertà e controllo, che ancora oggi risuonano nel nostro presente.
Seicento, ribellione, trasgressione, controllo sociale, storia, biografia, Europa, Chiesa, Stato, disciplina, libertà, società, Serena Luzzi, Laterza.