Il carcere

"Il carcere" è un romanzo di Cesare Pavese che racconta l'esperienza del confino politico dell'autore a Brancaleone, in Calabria. Il romanzo esplora il tema del solipsismo intellettuale e la ricerca di un senso in un mondo che appare spesso privo di significato.

EAN: 9788806254322
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Il carcere: un viaggio introspettivo nel cuore del confino

"Il carcere", il cui titolo originario era "Memorie di due stagioni", è il primo romanzo di Cesare Pavese, pubblicato nel 1948, a dieci anni dalla stesura. Questo romanzo, che fa parte del volume "Prima che il gallo canti" insieme a "La casa in collina", racconta l'esperienza autobiografica dell'autore, trasfigurata, durante il suo confino politico.

Un'esperienza di isolamento e riflessione

Pavese narra nel romanzo l'esperienza del confino, fisico e psicologico, da lui vissuta a Brancaleone, in Calabria. Questo luogo, ai suoi occhi, appare come un carcere invisibile, ma invalicabile, pieno di pareti invisibili che lo imprigionano.

Un'opera che esplora il solipsismo intellettuale

"Il carcere" nasce da una storia di solitudine e riapre il problema del solipsismo intellettuale, un tema che Pavese aveva già affrontato in "La casa in collina". Il romanzo esplora la condizione umana di isolamento e la ricerca di un senso in un mondo che appare spesso privo di significato.

Un'opera fondamentale per comprendere la poetica di Pavese

"Il carcere" è un'opera fondamentale per comprendere la poetica di Pavese. Il romanzo è intriso di grecità, un elemento che si ritrova in tutta la sua opera. Il confino diventa un'occasione per Pavese di riflettere sul mito, sulla sua poetica e sul passaggio dalla poesia alla prosa.

Un'opera da leggere e rileggere

"Il carcere" è un romanzo che merita di essere letto e riletto. L'acuta introduzione di Monica Lanzillotta offre nuove chiavi di lettura per comprendere l'opera di Pavese.