Un'analisi approfondita del cinema che non si accontenta di riflettere la realtà, ma la mette in discussione, la sfida, la sovverte. Un viaggio alla scoperta di un cinema che non ha paura di essere scomodo, di far rumore, di far pensare.
Se è vero che la grande arte ha sempre in sé qualcosa di anarchico, di critica dell'esistente, di contestazione dell'ordine sociale dato, il cinema ha sempre avuto due anime: quella consolatoria, ovvia, tesa a intorpidire le menti (prevalente), e quella non conciliata, provocatoria, critica del "mondo così com'è" (minoritaria).
Ed è di quest'ultima che si occupa Goffredo Fofi, di quel cinema che ha cercato l'oltre e il fondo, che ha esplorato territori e linguaggi capaci di mettere a nudo ogni maschera del potere, ogni cultura dell'accettazione, ogni mercato dell'intelligenza e dell'immaginazione.
Attraverso un'analisi approfondita, Fofi ci guida alla scoperta di un cinema che non si accontenta di riflettere la realtà, ma la mette in discussione, la sfida, la sovverte. Un cinema che non ha paura di essere scomodo, di far rumore, di far pensare.
Tanti gli esempi di questo rapporto diretto o indiretto tra cinema e anarchia che possono essere rintracciati in film e registi sia del passato, a partire da maestri come Vigo e Buñuel, sia del presente, in autori come Kaurismäki, Ōshima o Ciprì e Maresco.
Ne viene fuori un sorprendente affresco che ci dà conto di quell'inesausto filone della sfida e della grazia che continua sotterraneamente ad agire nel cinema del nostro tempo.
"Il cinema del no" è un libro che si rivolge a tutti coloro che amano il cinema e che desiderano approfondire la sua dimensione critica e sociale. Un libro che ci invita a guardare il cinema con occhi nuovi, a scoprire il suo potere dirompente e la sua capacità di cambiare il mondo.
Autore | Goffredo Fofi |
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Editore | Elèuthera |
Anno di pubblicazione | 2016 |
Genere | Saggistica |
Lingua | Italiano |
ISBN-13 | 9788833022383 |
ISBN-10 | 8833022382 |