Un'analisi approfondita del cinema italiano durante il regime fascista, dal 1929 al 1945, esplorando le influenze politiche e culturali sull'industria cinematografica e le opere che hanno segnato un'epoca cruciale.
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Immergiti nel cuore del cinema italiano tra il 1929 e il 1945 con "Il cinema italiano di regime. Da «La canzone dell'amore» a «Ossessione»" di Gian Piero Brunetta. Questo libro esplora la rinascita cinematografica italiana degli anni '30, un periodo di cambiamenti radicali e di nuove influenze, tra cui la legge che incentivava la produzione autarchica e l'avvento del sonoro.
L'autore analizza come il cinema italiano, in un'epoca dominata dal fascismo, cercò di rappresentare la realtà del paese, un tema che accomunava sia voci fasciste che antifasciste. Scopri come film come "Gli uomini che mascalzoni" di Camerini e "Ossessione" di Visconti abbiano segnato un punto di svolta nel modo di fare cinema in Italia.
Brunetta esamina l'atteggiamento del regime fascista verso l'industria cinematografica, caratterizzato da una certa tolleranza rispetto ad altri settori culturali. Approfondisci come il controllo dell'informazione attraverso i cinegiornali Luce influenzò, spesso in modo indiretto, la produzione cinematografica.
Attraverso un'analisi approfondita e dettagliata, il libro offre un quadro completo del cinema italiano di quel periodo, esplorando le dinamiche, le influenze e le opere che hanno contribuito a definire un'epoca cruciale per la storia del cinema italiano.