Il colbacco di Boccioni. Un lungo filo russo

Un viaggio in Russia che ha segnato la vita di Boccioni

Il libro "Il colbacco di Boccioni. Un lungo filo russo" di Gino Agnese racconta il viaggio di Umberto Boccioni in Russia nel 1906, tre anni prima della nascita del Futurismo. Un viaggio che ha segnato profondamente la vita dell'artista, influenzando la sua arte e il suo pensiero.

Un viaggio d'amore e di scoperta

Boccioni, all'epoca un giovane pittore sconosciuto, partì da Parigi per la Russia in agosto, seguendo la sua amante, una giovane donna russa, che tornava a Tzaritzyn, Basso Volga, con il marito. Fu un viaggio avventuroso e ricco di emozioni, in un paese ancora avvolto nel fascino dell'esotico per gli occidentali, ma già in fermento per la "prima rivoluzione" e la sconfitta contro il Giappone.

Un'influenza decisiva sulla sua arte

Il viaggio in Russia ebbe un'influenza decisiva sulla successiva produzione artistica di Boccioni. L'artista, che in quel periodo era ancora in cerca della sua strada, fu colpito dalla vitalità e dalla dinamicità della cultura russa, che si riflettevano nell'arte, nella musica e nella letteratura. In particolare, Boccioni fu affascinato dal futurismo russo, che si stava sviluppando in quegli anni, e dalle opere di artisti come Archipenko e Aleksandra Ekster.

Un libro che svela un capitolo inedito della vita di Boccioni

"Il colbacco di Boccioni. Un lungo filo russo" è un libro che svela un capitolo inedito della vita di Boccioni, un viaggio che ha contribuito a plasmare la sua personalità e la sua arte. Un libro che ci permette di conoscere meglio l'artista e la sua opera, e di scoprire un aspetto poco noto della sua vita.