Un viaggio culinario attraverso il mondo del cibo ebraico, tra storia, tradizioni, sapori e umorismo. Un omaggio alla memoria e all'accettazione dell'Altro, un antidoto slow all'intolleranza e al ritmo frenetico della vita moderna.
In "Il conto dell'ultima cena", Moni Ovadia ci accompagna in un viaggio affascinante attraverso il mondo del cibo ebraico, svelandoci un universo ricco di storia, tradizioni, sapori e umorismo. Tra Vecchio e Nuovo Testamento, regole kasher, insegnamenti rabbinici, storielle ebraiche e ricette che custodiscono un antico sapere, Ovadia ci guida alla ricerca di un'etica del cibo, un'etica che si fonda sul rispetto per la memoria, l'accettazione dell'Altro e la consapevolezza del valore del tempo.
Il libro è un omaggio alla memoria e all'accettazione dell'Altro, un antidoto slow all'intolleranza e al ritmo frenetico della vita moderna. Ovadia ci invita a riscoprire il valore della lentezza, del gusto, della condivisione e della convivialità, valori che si ritrovano nella tradizione ebraica del cibo.
Attraverso aneddoti divertenti e illuminanti, Ovadia ci racconta la storia del cibo ebraico, dalla manna del deserto, il cosiddetto "pane degli angeli", fino a Pesakh, la Pasqua, dove un Gesù ebreo mangia agnello, pane azzimo, erbe amare e dessert. Ci accompagna in un viaggio tra falafel, molokheya, hommus e altre leccornie, tra antiche osterie e contaminazioni culinarie, e una musica che accompagna l'ospite a tavola, con l'ironia tipica dell'ebreo errante.
Un viaggio che guarda al cielo con il gusto della terra, un viaggio che ci invita a riscoprire il valore del cibo come strumento di cultura, di identità e di incontro.
Autore | Moni Ovadia, Gianni Di Santo |
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Editore | Einaudi |
Collana | Einaudi |
Anno di pubblicazione | 2010 |
Numero di pagine | 142 |
Formato | Paperback |
Lingua | Italiano |