Un'analisi approfondita sul costo sociale della virilità tossica in Italia. Le autrici calcolano la differenza tra le spese per i comportamenti asociali maschili e femminili, proponendo un'educazione egualitaria come soluzione per una società più giusta.
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Quanto costa la virilità alla società? Ginevra Bersani Franceschetti e Lucile Peytavin affrontano questa domanda cruciale nel loro saggio "Il costo della virilità. Quello che l'Italia risparmierebbe se gli uomini si comportassero come le donne". Attraverso un'analisi rigorosa e dettagliata, le autrici calcolano la differenza tra le spese sostenute per affrontare i comportamenti asociali maschili e femminili, rivelando un quadro allarmante.
Il libro esplora come la virilità, intesa come l'insieme dei comportamenti che tendono alla violenza e alla sopraffazione, incida negativamente in diversi ambiti della vita sociale. Le autrici si concentrano in particolare sui costi in termini di salute pubblica, mettendo in luce come gli atteggiamenti maschili dannosi contribuiscano a un aumento delle spese sanitarie e a una diminuzione del benessere collettivo.
Di fronte a questa problematica complessa, Bersani Franceschetti e Peytavin propongono una soluzione ambiziosa ma necessaria: un'educazione profondamente egualitaria. Solo attraverso un cambiamento culturale radicale, che promuova il rispetto, la parità di genere e l'abbandono di stereotipi dannosi, si può sperare di ridurre il costo sociale della virilità tossica e costruire una società più giusta ed equilibrata.