Un'analisi critica delle trasformazioni della democrazia nell'era del neoliberismo. Wendy Brown esplora come il neoliberismo eroda la sovranità popolare e trasformi i cittadini in consumatori, minando le fondamenta della democrazia.
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"Il disfacimento del demos. La rivoluzione silenziosa del neoliberismo" di Wendy Brown, con prefazione di Dario Gentili, è un'opera fondamentale per comprendere le trasformazioni della democrazia nell'era del neoliberismo. Brown, politologa e filosofa politica, offre una rigorosa analisi delle crepe che si aprono all'interno delle democrazie occidentali, con un focus particolare sugli Stati Uniti.
A differenza degli approcci analitici tradizionali, Brown pone al centro della sua analisi il concetto stesso di "democrazia" inteso come "governo del popolo". La questione cruciale diventa quindi se, attraverso le istituzioni e le procedure, un popolo si governi effettivamente da sé stesso. L'autrice mette in guardia dal rischio che la democrazia formale si trasformi in un kratos autonomo dal demos, con procedure che formalizzano poteri non democratici, derivanti non dall'autodeterminazione popolare.
L'autrice esplora come il neoliberismo, con la sua enfasi sul mercato e la competizione, eroda la sovranità popolare e trasformi i cittadini in consumatori. Questo processo porta a una disaffezione dalla politica e a una crescente disuguaglianza, minando le fondamenta stesse della democrazia.
Il libro di Wendy Brown si configura come un preciso sismografo, che registra le crepe che si aprono all'interno della democrazia sul piano dei discorsi, delle pratiche e delle istituzioni. Un'opera essenziale per chiunque voglia comprendere le sfide che la democrazia si trova ad affrontare nel XXI secolo.