Un'analisi profonda e attuale sul rapporto tra verità storica, finzione e menzogna, attraverso una serie di saggi illuminanti che ci guidano in un percorso che ci porta a scoprire come la storia, la letteratura e la vita stessa siano intrecciate da un filo sottile che separa il vero dal falso, il reale dall'immaginario.
In "Il filo e le tracce. Vero, falso, finto", Carlo Ginzburg, uno dei più importanti storici contemporanei, ci invita a riflettere sul complesso rapporto tra verità storica, finzione e menzogna. Attraverso una serie di saggi illuminanti, Ginzburg ci guida in un percorso che ci porta a scoprire come la storia, la letteratura e la vita stessa siano intrecciate da un filo sottile che separa il vero dal falso, il reale dall'immaginario.
Ginzburg affronta con maestria il dibattito contemporaneo sulla natura della verità storica, sfidando la prospettiva scettica postmoderna che tende a confondere la finzione con la realtà. L'autore dimostra come la storia non sia un semplice costrutto, ma un campo di battaglia in cui verità e menzogna si confrontano in un gioco di specchi.
Il libro si snoda attraverso una serie di casi concreti, analizzando figure come Montaigne, Voltaire, Stendhal e Auerbach, e indagando su temi come i processi di stregoneria, la letteratura medievale e la scoperta degli sciamani. Ginzburg ci mostra come la verità storica possa emergere anche da fonti inaspettate, come i romanzi di finzione o le testimonianze di persone comuni.
"Il filo e le tracce. Vero, falso, finto" è un libro che ci invita a guardare con occhi nuovi alla realtà che ci circonda, a interrogarci sulla natura della verità e a comprendere come la storia, la letteratura e la vita stessa siano intrecciate da un filo sottile che separa il vero dal falso, il reale dall'immaginario.
Autore | Carlo Ginzburg |
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Editore | Quodlibet |
Collana | Saggi |
Formato | Libro in brossura |
Anno | 2006 |