Un ufficiale degli Alpini, catturato durante la Seconda Guerra Mondiale, evade dai campi di prigionia in India. Ottant'anni dopo, il pronipote ripercorre le sue orme, in un viaggio tra storia, memoria e riscoperta.
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"Il fuggitivo. Sulle tracce di un prigioniero di guerra fra l'India di ieri e di oggi" di Carlo Pizzati, edito da Neri Pozza, è un avvincente viaggio nel tempo e nello spazio, che intreccia la storia personale di un avo con le dinamiche complesse dell'India del XX secolo. Un libro che esplora i temi della libertà, della memoria e dell'identità, sullo sfondo di un periodo storico cruciale.
Nel dicembre 1940, Ottone Menato, giovane ufficiale degli Alpini, viene catturato in Egitto durante la battaglia di Nibeiwa. La sua incredibile odissea lo porta a fuggire attraverso il deserto del Sinai con i beduini, ad essere arrestato nello Yemen e trasferito nei campi di prigionia britannici in India. Ma Ottone non si arrende e evade dal campo di Bangalore con tre commilitoni, affrontando la giungla indiana e trovando aiuto inaspettato tra pastori e contadini.
Dopo essere stato riacciuffato, Ottone viene internato nel campo di Yol, alle pendici dell'Himalaya, dove progetta una nuova evasione e scopre un mondo sorprendente: teatri con attori in abiti femminili, cinema sotto le stelle, dibattiti culturali e una comunità divisa tra antifascisti e sostenitori della Repubblica fascista dopo l'8 settembre 1943.
Ottant'anni dopo, Carlo Pizzati, pronipote di Ottone, ripercorre le orme del suo avo, seguendo un suo romanzo sulla ricerca della libertà. Tra Mumbai, Bangalore e Dharamsala, tra archivi segreti e ricostruzioni dei piani dell'intelligence britannica, emerge un dialogo intimo con il passato che intreccia l'India di oggi con quella degli anni Quaranta.
"Il fuggitivo" è un libro che appassiona e commuove, che fa riflettere sulla storia e sull'importanza di non dimenticare. Un'opera che unisce la narrazione avvincente alla ricerca storica, offrendo un ritratto vivido di un'epoca e di un paese in trasformazione.