Il libro racconta la storia del genocidio dei cristiani in Anatolia tra il 1894 e il 1924, un periodo di violenza e di terrore che ha visto la morte di oltre due milioni di persone. Il libro svela la verità su un progetto di sterminio sistematico, volto alla creazione di uno stato omogeneo dal punto di vista etnico e religioso.
Il genocidio dei cristiani in Anatolia tra il 1894 e il 1924 è un capitolo oscuro della storia, spesso dimenticato o minimizzato. Questo libro, frutto di anni di ricerca e di analisi di migliaia di documenti, svela la verità su un progetto di sterminio sistematico, volto alla creazione di uno stato omogeneo dal punto di vista etnico e religioso.
Il libro racconta come, sotto il regno del sultano Abdülhamid II, iniziarono i massacri hamidiani, che si intensificarono durante gli anni dei Giovani Turchi e culminarono con l'ascesa di Atatürk. Retate, stragi, saccheggi, conversioni forzate, stupri, rapimenti e deportazioni hanno insanguinato la Turchia per mano di funzionari corrotti, militari sadici e cittadini fanatici.
I cristiani armeni, greci e assiri furono accusati di terrorismo e di fiancheggiamento del nemico, ma in realtà erano vittime di un piano di sterminio sistematico, motivato da un fanatismo religioso e da un'ideologia di supremazia turca. Oltre due milioni di persone persero la vita in questo periodo di violenza e di terrore.
Questo libro è un documento fondamentale per comprendere la storia del Medio Oriente e per ricordare le vittime di un genocidio che ha segnato profondamente la regione. È un appello alla memoria e alla giustizia, un monito contro l'odio e la violenza.
Autore | Morris Benny, Zeevi Dror |
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Editore | Rizzoli |
Collana | La grande storia |
Anno di pubblicazione | 2024 |
Genere | Storia |
Lingua | Italiano |
Formato | Brossura |
Pagine | 400 |