Un classico della letteratura italiana ambientato nella Ferrara degli anni '30, dove un amore impossibile sboccia sullo sfondo delle leggi razziali. Un romanzo di formazione, memoria e introspezione psicologica.
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"Il giardino dei Finzi-Contini" di Giorgio Bassani, edito da Feltrinelli, è un romanzo che ha segnato la storia della letteratura italiana. Un'opera intensa e commovente, capace di intrecciare la spensieratezza della gioventù con l'ombra minacciosa delle leggi razziali, sullo sfondo di una Ferrara sospesa tra passato e futuro.
La storia, narrata dalla voce di un protagonista anonimo, ci conduce nel cuore della ricca e aristocratica famiglia Finzi-Contini. Insieme ai giovani Alberto e Micòl, il protagonista condivide un'estate di giochi, amori nascenti e sogni nel lussureggiante giardino della loro dimora. Un giardino che diventa un rifugio, un microcosmo protetto dal mondo esterno, ma che non può sfuggire al destino inesorabile della storia.
Il romanzo esplora il complesso rapporto tra il protagonista e Micòl. Un amore platonico, fatto di sguardi, silenzi e non detti, che si consuma sullo sfondo delle leggi razziali che isolano sempre più la famiglia Finzi-Contini. La spensieratezza dei giochi infantili lascia il posto all'angoscia e alla consapevolezza di un futuro incerto.
Bassani ci regala un'opera di grande introspezione psicologica, in cui i personaggi sono tratteggiati con profondità e realismo. Attraverso la memoria del protagonista, riviviamo un'epoca di grandi cambiamenti e di tragedie immani, narrata con uno stile elegante e raffinato.