"Il grande saccheggio. L'età del capitalismo distruttivo" di Piero Bevilacqua analizza la crisi economica attuale, denunciando le disuguaglianze e la distruzione ambientale causate da un sistema capitalistico obsoleto. L'autore invita a una riorganizzazione radicale della società per un futuro più giusto e sostenibile.
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Il grande saccheggio. L'età del capitalismo distruttivo di Piero Bevilacqua è un'analisi lucida e impietosa della crisi economica e sociale che attanaglia il mondo contemporaneo. L'autore non si limita a individuare le cause immediate della crisi, ma ne scava a fondo le radici, individuandole in un modello di sviluppo capitalistico che ha esaurito la sua spinta propulsiva e che sta portando alla distruzione del pianeta e all'aumento delle disuguaglianze.
Bevilacqua smonta l'illusione di una possibile ripresa economica, affermando che il sistema è bloccato dalla ruggine e che non è possibile tornare indietro. La crisi del 2008 non è una semplice ammaccatura della carrozzeria, ma un guasto profondo al motore del sistema. Occorre quindi travalicare i confini della cultura economica che ha generato la crisi e riorganizzare interamente la società.
L'autore denuncia come l'immensa ricchezza che il capitale è oggi in grado di produrre potrebbe fornire benessere e libertà all'umanità intera, ma viene sprecata a causa di pilastri culturali e di un'architettura sociale ancora sostanzialmente ottocenteschi. I rapporti tra gli stati, gli orari di lavoro, i ritmi della vita quotidiana, l'organizzazione delle città, il nostro rapporto con la natura, tutto si regge ancora entro i vincoli e le culture della vecchia società industriale.
Il grande saccheggio. L'età del capitalismo distruttivo è un libro fondamentale per capire il presente e immaginare il futuro. Un libro che invita alla riflessione e all'azione, per costruire un mondo più giusto e sostenibile.
Parole chiave: capitalismo, crisi economica, disuguaglianze, ambiente, futuro, società, Bevilacqua, Laterza.