Un graphic novel che racconta l'improbabile amicizia tra Takoua, una ragazza musulmana, e Marco, un giovane che si definisce fascista. Tra pregiudizi e incomprensioni, i due protagonisti scopriranno che l'amicizia può nascere anche tra persone apparentemente diverse, in una storia che affronta con ironia e profondità temi importanti come il razzismo e la crescita personale.
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"Il mio migliore amico è fascista" è un graphic novel edito da Rizzoli che affronta con ironia e profondità temi importanti come il pregiudizio, il razzismo e la crescita personale. La storia è ambientata nella periferia di Roma e segue le vicende di Takoua, una ragazza di origine tunisina e di fede musulmana che porta il velo, e Marco, un bulletto che si professa fascista senza nemmeno capire cosa significhi veramente.
Il primo anno di superiori si rivela una sfida per Takoua, resa ancora più difficile dalla convivenza forzata con Marco, con il quale viene messa in banco dalla professoressa. Tra i due nasce subito una forte antipatia, alimentata da sguardi in cagnesco e battaglie territoriali sul banco. Ma dietro l'apparente muro di incomprensioni si cela la possibilità di un incontro autentico.
Attraverso situazioni esilaranti e momenti di riflessione, il graphic novel racconta il percorso di Takoua e Marco alla scoperta dell'altro, al di là dei pregiudizi e degli stereotipi. Un percorso che li porterà a confrontarsi con le proprie paure e insicurezze, e a capire che l'amicizia può nascere anche tra persone apparentemente diverse.
"Il mio migliore amico è fascista" è un libro che parla di razzismo, integrazione, identità e crescita personale, ma lo fa con un linguaggio semplice e diretto, adatto anche ai più giovani. Un graphic novel che invita a riflettere sull'importanza del dialogo e dell'apertura verso gli altri, per costruire un mondo più inclusivo e rispettoso delle diversità.
Un libro che farà sorridere e pensare, ideale per affrontare con i ragazzi temi delicati e attuali.