Un racconto avvincente della vita di Luigi Oreiller, un uomo che ha dedicato la sua esistenza alla montagna. Tra povertà, guerra e la trasformazione in guardiacaccia, scopriamo un mondo perduto di silenzi, ritmi lenti e profonda connessione con la natura nella valle di Rhêmes-Notre-Dame.
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Immergiti nella vita straordinaria di Luigi Oreiller, un uomo che ha fatto della montagna la sua casa. In "Il pastore di stambecchi: storia di una vita fuori traccia", edito da Ponte alle Grazie, Irene Borgna ci accompagna in un viaggio emozionante nella valle di Rhêmes-Notre-Dame, dove Luigi ha trascorso 84 anni in simbiosi con la natura.
Luigi Oreiller non è solo un uomo di montagna, ma un custode di segreti e tradizioni. Conosce ogni angolo della sua valle, ogni sentiero, ogni animale. La montagna non è per lui una sfida, ma un orizzonte a cui appartenere, un rifugio sicuro.
Nato in povertà e cresciuto durante la guerra, Luigi ha conosciuto la fame e la fatica. Cacciatore, contrabbandiere e manovale, ha temprato il suo spirito e sviluppato un legame indissolubile con la terra. La sua vita cambia quando diventa guardiaparco e poi guardiacaccia. Dietro le lenti del cannocchiale, osserva la natura con occhi nuovi, diventando il signore delle cenge e sperimentando un profondo amore per il suo ambiente.
Attraverso le parole di Luigi, raccolte con cura da Irene Borgna, scopriamo un mondo ormai perduto, travolto dalla modernità e dal turismo di massa. Un mondo fatto di silenzi, di ritmi lenti e di una profonda connessione con la natura. Luigi scolpisce gli alberi, parla con gli animali e custodisce la memoria di un tempo che non c'è più.
"Il pastore di stambecchi" è un libro che celebra la bellezza della natura e la forza della memoria. Un invito a riscoprire le nostre radici e a riflettere sul nostro rapporto con l'ambiente che ci circonda. Un'opera che segna il tempo, come gli anelli di un tronco o i cerchi sulle corna di un vecchio stambecco.