Un'analisi del ruolo della Chiesa cattolica italiana e del "pericolo protestante" nei confronti della libertà religiosa nel periodo cruciale tra il 1922 e il 1955.
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Questo libro di Paolo Zanini esplora un periodo cruciale della storia italiana, dal 1922 al 1955, in cui l'antiprotestantesimo divenne un elemento distintivo dell'ideologia cattolica intransigente. Nel contesto del Risorgimento e dell'Unità d'Italia, la polemica reazionaria si concentrò spesso sulla questione protestante, un tema che riemerse con forza durante la crisi modernista e dopo la prima guerra mondiale.
Zanini analizza come l'ostilità della Chiesa cattolica nei confronti delle confessioni protestanti abbia influenzato profondamente l'atteggiamento dello Stato e la legislazione sulla libertà religiosa. L'autore esamina le dinamiche complesse tra Chiesa, Stato e società, offrendo una prospettiva dettagliata su un tema delicato e spesso controverso.
Questo libro è consigliato a studenti, ricercatori e a chiunque sia interessato alla storia della Chiesa cattolica, alla storia d'Italia e alle dinamiche tra religione e politica. È una lettura essenziale per comprendere un periodo storico complesso e le sue implicazioni per la libertà religiosa in Italia.
Parole chiave: Chiesa cattolica, libertà religiosa, protestantesimo, storia italiana, Risorgimento, crisi modernista, Paolo Zanini, Le Monnier.