Un'inchiesta critica sugli impatti sociali e ambientali del turismo, con le voci di chi subisce le conseguenze di uno sviluppo incontrollato. Un'analisi lucida e documentata per un futuro più sostenibile.
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Quante volte abbiamo sentito parlare del turismo come motore trainante per lo sviluppo economico? Ma cosa succede quando una città diventa una "città d'arte", un paese un "borgo autentico" e una spiaggia una "località instagrammabile"? Cristina Nadotti, in questa nuova inchiesta per la collana VerdeNero, ci guida in una riflessione critica sugli impatti sociali e ambientali di un settore che agisce profondamente nel territorio.
Questo libro dà voce a chi subisce le conseguenze di un turismo incontrollato: pendolari, personale sanitario, guardiaparco e cittadini. Un'analisi lucida e documentata che non criminalizza il turismo in sé, ma ne evidenzia le contraddizioni e i rischi, offrendo una "cassetta degli attrezzi" per affrontare la questione in modo consapevole.
Il turismo può trasformarsi rapidamente da opportunità di sviluppo a predazione. L'autrice esplora come l'industria dei viaggi e delle vacanze debba cambiare radicalmente per il suo stesso bene, analizzando le dinamiche che portano allo sfruttamento del territorio e alla perdita di autenticità dei luoghi.
"Il turismo che non paga" è un'inchiesta indispensabile per chiunque voglia comprendere a fondo le dinamiche del turismo contemporaneo e contribuire a un futuro più sostenibile per i nostri territori. Un libro che stimola la riflessione e invita all'azione.