Questo volume di Imago. Studi di cinema e media esplora il fenomeno del found footage nel cinema contemporaneo, analizzandone le pratiche, le forme e le implicazioni culturali. Il found footage, ovvero l'utilizzo di materiale preesistente, come filmati d'archivio, home movies, video amatoriali e materiale di repertorio, è diventato una pratica sempre più diffusa nel cinema contemporaneo, offrendo nuove possibilità di narrazione e di riflessione sulla storia, la memoria e la realtà.
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Questo volume di Imago. Studi di cinema e media esplora il fenomeno del found footage nel cinema contemporaneo, analizzandone le pratiche, le forme e le implicazioni culturali. Il found footage, ovvero l'utilizzo di materiale preesistente, come filmati d'archivio, home movies, video amatoriali e materiale di repertorio, è diventato una pratica sempre più diffusa nel cinema contemporaneo, offrendo nuove possibilità di narrazione e di riflessione sulla storia, la memoria e la realtà.
Il volume raccoglie saggi di studiosi e critici cinematografici che analizzano il found footage da diverse prospettive, esplorando le sue origini, le sue evoluzioni, le sue tecniche e le sue implicazioni estetiche, politiche e sociali. Tra gli argomenti trattati:
Imago. Studi di cinema e media. Found Footage Experience. Pratiche del riuso cinematografico e forme del contemporaneo (2023) (Vol. 24) è un volume ricco di spunti di riflessione per tutti coloro che si interessano al cinema contemporaneo, alla storia del cinema, alla cultura visuale e alle nuove forme di narrazione.