Un'analisi approfondita del ruolo della Chiesa cattolica in America Latina tra il Concilio Vaticano II e la Conferenza di Medellín, con un focus sull'impegno a favore dei poveri e degli oppressi e sulle figure chiave che hanno plasmato la teologia della liberazione.
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"In populo pauperum" di Silvia Scatena offre un'analisi dettagliata e rigorosa del ruolo della Chiesa cattolica in America Latina durante un periodo di profondi cambiamenti sociali e politici. Il libro si concentra sugli anni che intercorrono tra il Concilio Vaticano II (1962-1965) e la Conferenza Episcopale di Medellín (1968), un evento che ha segnato una svolta nella storia della Chiesa latinoamericana e ha dato un forte impulso alla teologia della liberazione.
L'opera di Scatena esplora il contesto storico e sociale in cui si inserisce l'impegno della Chiesa a favore dei poveri e degli oppressi. Attraverso un'attenta ricostruzione degli eventi e delle dinamiche interne alla Chiesa, l'autrice mette in luce le sfide e le opportunità che hanno caratterizzato questo periodo di transizione.
Il libro analizza le figure chiave che hanno contribuito a plasmare la teologia e la prassi della Chiesa latinoamericana, evidenziando il loro contributo alla riflessione teologica e all'azione pastorale. Scatena esamina le idee che hanno guidato l'impegno della Chiesa a favore della giustizia sociale e della liberazione dei poveri, offrendo una panoramica completa e approfondita del dibattito teologico e delle diverse sensibilità presenti all'interno della Chiesa.
"In populo pauperum" è un'opera fondamentale per comprendere la storia della Chiesa latinoamericana e il suo ruolo nella lotta per la giustizia sociale. Il libro offre una prospettiva critica e stimolante, invitando il lettore a riflettere sulle sfide del presente e sulle prospettive future della Chiesa.