"In quelle tenebre" di Gitta Sereny esplora la psiche di Franz Stangl, comandante dei campi di sterminio, rivelando la "banalità del male" e ricostruendo gli eventi dell'Olocausto. Un'indagine profonda e sconvolgente sulla natura umana e le responsabilità individuali.
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"In quelle tenebre" di Gitta Sereny è un'opera sconvolgente e imprescindibile che esplora le profondità dell'Olocausto attraverso la lente della psicologia umana. Sereny, con la sua acuta capacità di indagine, ci conduce in un viaggio angosciante nella mente di Franz Stangl, comandante dei campi di sterminio di Treblinka e Sobibor.
L'autrice non si limita a ricostruire la biografia di Stangl, ma si addentra nei meandri della sua coscienza, cercando di comprendere come un uomo possa essere diventato un ingranaggio di una macchina di morte. Attraverso una serie di interviste approfondite, Sereny svela la graduale trasformazione di Stangl, da semplice poliziotto austriaco a spietato esecutore della "Soluzione Finale".
Ciò che emerge è un quadro inquietante della "banalità del male", concetto reso celebre da Hannah Arendt. Stangl non è un mostro, ma un uomo comune, ossessionato dall'ordine e dall'efficienza, che si è progressivamente anestetizzato di fronte all'orrore che lo circondava. La sua incapacità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni è forse l'aspetto più sconcertante del libro.
"In quelle tenebre" non è solo un'analisi psicologica, ma anche un documento storico di fondamentale importanza. Sereny ricostruisce con rigore gli eventi che hanno portato alla Shoah, fornendo un contesto essenziale per comprendere le motivazioni e le dinamiche che hanno reso possibile l'indicibile. Il libro include tavole fotografiche e una cartina geografica che aiutano a visualizzare la portata della tragedia.
"In quelle tenebre" è una lettura impegnativa, ma necessaria, che ci invita a confrontarci con le zone d'ombra della nostra storia e della nostra psiche. Un libro che scuote le coscienze e ci spinge a interrogarci sul significato della responsabilità e della moralità.