Un romanzo distopico che narra la storia di una giovane donna, prigioniera in un mondo sotterraneo, che si ritrova catapultata in un paesaggio post-apocalittico. Un'odissea di resilienza, scoperta di sé e ricerca di significato in un mondo desolato.
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"Io che non ho conosciuto gli uomini" è un romanzo distopico intenso e profondamente umano di Jacqueline Harpman, che esplora temi di isolamento, identità e la ricerca di significato in un mondo desolato. Pubblicato originariamente nel 1995, il libro ha guadagnato un rinnovato interesse per la sua potente narrazione e la sua rilevanza nel contesto delle moderne ansie esistenziali.
La protagonista, una giovane donna senza nome, vive rinchiusa in una gabbia sotterranea insieme ad altre ragazze. Sorvegliate da guardiani muti, le prigioniere non conoscono il mondo esterno, il loro passato o lo scopo della loro reclusione. La loro esistenza è scandita da rituali ripetitivi e dalla paura dell'ignoto. Un giorno, una serie di eventi inaspettati porta alla liberazione delle ragazze, che si ritrovano catapultate in un paesaggio post-apocalittico, arido e desolato. Senza risorse e senza una meta precisa, intraprendono un viaggio alla ricerca di un luogo sicuro e di risposte al loro passato misterioso.
Questo romanzo è un'esperienza di lettura intensa e coinvolgente che stimola la riflessione sui temi fondamentali dell'esistenza umana. La scrittura evocativa di Jacqueline Harpman crea un'atmosfera di mistero e suspense che tiene il lettore incollato alle pagine. Se sei un appassionato di distopie, di storie di sopravvivenza e di romanzi che esplorano la condizione umana, "Io che non ho conosciuto gli uomini" è un libro che non puoi perdere.