Io, Pierre Seel, deportato omosessuale

La storia di un uomo che ha sfidato il silenzio e la vergogna

"Io, Pierre Seel, deportato omosessuale" è un'autobiografia straziante che racconta la storia di Pierre Seel, un giovane uomo francese arrestato dalla Gestapo nel 1941 per la sua omosessualità e deportato nel campo di concentramento di Schirmeck. Il libro è un documento storico di inestimabile valore, che offre una testimonianza diretta delle atrocità subite dagli omosessuali durante il regime nazista.

Un'infanzia serena e un destino tragico

Pierre Seel nacque nel 1923 in Alsazia, una regione francese che fu annessa alla Germania durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua infanzia fu serena, ma la sua vita cambiò drasticamente quando fu arrestato dalla Gestapo per la sua omosessualità. Fu trasferito nel campo di Schirmeck, dove subì sei mesi di torture, fame, denutrizione, malattie e terrore. Al termine di questo terribile percorso di "rieducazione alla virilità", fu arruolato a forza nelle file dell'esercito tedesco.

Un'esistenza segnata dalla sofferenza

Dopo la guerra, Pierre Seel cercò di dimenticare il suo passato, ma il trauma della deportazione lo perseguitò per tutta la vita. Si sposò e cercò di costruire una famiglia, ma la sua omosessualità rimase un segreto che lo tormentò per decenni. Solo nel 1982, spinto dall'affermazione di un vescovo che gli omosessuali erano dei "malati", decise di rendere pubblica la sua storia.

Un messaggio di speranza e di coraggio

"Io, Pierre Seel, deportato omosessuale" è un libro che ci ricorda l'importanza di combattere l'omofobia e la discriminazione in tutte le sue forme. È un messaggio di speranza e di coraggio, che ci invita a non dimenticare le vittime del nazismo e a lottare per un futuro più giusto e inclusivo.

Informazioni sul libro

• Autore: Pierre Seel
• Editore: Massari Editore
• Anno di pubblicazione: 2020
• Pagine: 175
• Prezzo: €12