Una raccolta di otto scritti di Pier Paolo Pasolini, tra cui il celebre articolo pubblicato sul «Corriere della Sera» nel 1974, in cui l'autore denuncia la classe politica e rivela di conoscere i responsabili delle stragi di Milano e Brescia. Un inno alla libertà di stampa e al ruolo civile degli intellettuali.
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Nel novembre del 1974, Pier Paolo Pasolini scuote l'Italia pubblicando sul «Corriere della Sera» un articolo che denuncia la classe politica e rivela di conoscere i responsabili delle stragi di Milano e Brescia. Questo volume raccoglie otto scritti, compreso il celebre articolo, che testimoniano l'impegno civile e la lucida analisi di Pasolini sulla società italiana.
Pasolini, con la sua penna affilata, si erge a difesa della libertà di stampa e del ruolo degli intellettuali come coscienza critica del paese. I suoi scritti sono un invito a non cedere all'omertà e alla connivenza, a pretendere la verità e a battersi per la giustizia.
"Io so" è un libro che continua a far riflettere e a interrogare il presente. Le parole di Pasolini, scritte in un'epoca di grandi trasformazioni sociali e politiche, risuonano ancora oggi con forza e ci invitano a non dimenticare il passato per costruire un futuro più giusto e libero. È un'opera essenziale per chiunque voglia comprendere la storia del nostro paese e il ruolo degli intellettuali nella società civile.
Parole chiave: Pier Paolo Pasolini, Io so, terrorismo, stragi, politica, intellettuali, libertà di stampa, omertà, Garzanti, saggistica, inchiesta.