Io sono innocente. Storia di un uomo incarcerato ingiustamente per 33 anni e dell'avvocato che ha lottato per la sua libertà

Un racconto di ingiustizia e speranza

"Io sono innocente" è la storia di Beniamino Zuncheddu, un uomo ingiustamente incarcerato per 33 anni, e dell'avvocato che ha lottato per la sua libertà. Un racconto a due voci che ci porta nel cuore di uno dei più gravi errori della giustizia nel nostro paese.

Un incubo senza fine

La sera del 28 febbraio 1991, mentre l'Italia era incollata alla televisione per seguire il Festival di Sanremo, Beniamino Zuncheddu, un giovane pastore di appena 26 anni, veniva arrestato per una strage avvenuta poche settimane prima. Accusato di aver ucciso tre uomini e ferito gravemente un quarto, Beniamino si ritrovò in un incubo senza fine.

Nonostante la sua innocenza, le prove contro di lui erano apparentemente schiaccianti: il sopravvissuto alla strage lo aveva riconosciuto e un testimone aveva raccontato di averlo visto minacciare una delle vittime in passato. In un anno, Beniamino venne condannato all'ergastolo in via definitiva, rassegnandosi a trascorrere il resto della sua vita in carcere.

La lotta per la verità

Ma la storia di Beniamino non finì lì. Ventisei anni dopo, un giovane avvocato, leggendo gli atti dei processi, si accorse che le prove non erano solo deboli, ma inverosimili. Iniziò a scavare, scoprendo un clamoroso errore giudiziario e una verità sconcertante.

"Io sono innocente" è un racconto di silenzi e tempo immobile, ma anche di ricerca e lotta instancabile. Un viaggio emozionante che ci mostra la fragilità della giustizia e la forza della speranza.

Un libro da leggere

Se siete interessati a storie di giustizia, di errori giudiziari e di speranza, "Io sono innocente" è un libro che non potete perdere. Un racconto che vi lascerà senza fiato e vi farà riflettere sulla complessità del sistema giudiziario.