Un'analisi approfondita del regno longobardo in Italia nel VIII secolo, dei suoi rapporti con i Bizantini, i Franchi e il ruolo chiave del Papato. Stefano Gasparri svela le dinamiche politiche e sociali di un'epoca cruciale per la storia italiana, liberandosi dai pregiudizi e offrendo una nuova prospettiva sui Longobardi.
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Immergiti nel cuore del VIII secolo, un'epoca di profonde trasformazioni per la penisola italiana. In "Italia Longobarda: Il Regno, i Franchi, il Papato", Stefano Gasparri ci guida attraverso un'analisi avvincente e dettagliata del regno longobardo, dei suoi rapporti con l'impero bizantino, l'emergente potenza franca e il ruolo cruciale del papato.
Nel 700 d.C., l'Italia è un mosaico di domini: il regno longobardo al nord e le aree bizantine, più instabili, al sud. Gasparri esplora le tensioni tra le élite italiche e il potere centrale bizantino, mentre il regno longobardo, apparentemente al suo apice, si prepara a un destino inaspettato.
Nonostante il suo potenziale, il regno longobardo non riuscirà a unificare l'intera penisola. Gasparri ne ripercorre la storia, analizzando i contatti e i rapporti con la Chiesa romana, che si rivelerà un attore chiave in questo scenario complesso.
Il papato, con la sua abile azione politica e diplomatica, impedirà l'unificazione dell'Italia sotto il dominio longobardo. Questa scelta avrà conseguenze di vasta portata:
Gasparri mette in luce la potente operazione di propaganda che ha accompagnato l'ascesa dei Franchi e del papato, creando un'immagine negativa dei Longobardi. Un pregiudizio che, secondo l'autore, merita di essere superato per comprendere appieno la complessità di questo periodo storico.
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