Kafka. Per una letteratura minore

Questo saggio di Deleuze e Guattari offre una lettura innovativa dell'opera di Kafka, esplorando concetti come la letteratura minore, il potere, la lingua e l'identità. Analizza l'uso che Kafka fa del tedesco, mostrando come la sua scrittura rifletta la sua condizione di minoranza e la sua critica al potere.

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Dettagli sul prodotto

Kafka. Per una letteratura minore: un'analisi profonda dell'opera di Kafka

Questo saggio, scritto da Gilles Deleuze e Félix Guattari nel 1975, offre una lettura innovativa e stimolante dell'opera di Franz Kafka, andando oltre le interpretazioni tradizionali. Non si tratta di una semplice biografia o analisi letteraria, ma di un'indagine filosofica e politica che utilizza Kafka come lente per esplorare concetti cruciali come la letteratura minore, il potere, la lingua e l'identità.

Cos'è una letteratura minore?

Deleuze e Guattari introducono il concetto di "letteratura minore", che non si riferisce alla letteratura scritta in una lingua minore, ma a quella prodotta da una minoranza all'interno di una lingua maggiore. Nel caso di Kafka, si tratta della comunità ebraica di Praga che scrive in tedesco, una lingua che non è la loro lingua madre, ma che utilizzano per esprimere la loro esperienza di marginalizzazione e oppressione.

Questa "minorità" non è solo linguistica, ma anche politica e sociale. La letteratura minore, secondo gli autori, è intrinsecamente politica, poiché mette in discussione il potere e le strutture dominanti. È una letteratura che si appropria della lingua maggiore, la deforma e la rielabora per esprimere una prospettiva alternativa, creando un linguaggio nuovo e potente.

Kafka e la lingua

L'analisi di Deleuze e Guattari si concentra sull'uso che Kafka fa della lingua tedesca. Per gli ebrei di Praga, scrivere in tedesco significava confrontarsi con una triplice impossibilità: l'impossibilità di non scrivere, l'impossibilità di scrivere in tedesco (lingua della potenza dominante) e l'impossibilità di scrivere in un'altra lingua (mancanza di una lingua propria pienamente affermata).

Kafka, secondo gli autori, supera questa impasse utilizzando il tedesco in modo "minore", creando un linguaggio che è allo stesso tempo familiare e straniero, che riflette la sua posizione ambigua all'interno della società.

Aspetti chiave dell'opera

  • Analisi politica: Il libro non si limita all'aspetto letterario, ma analizza il contesto politico e sociale in cui Kafka scriveva, evidenziando la sua critica al potere e alle strutture sociali.
  • Linguaggio e stile: L'opera approfondisce l'uso innovativo e potente della lingua da parte di Kafka, mostrando come la sua scrittura rifletta la sua condizione di minoranza.
  • Influenza filosofica: Il saggio ha avuto un'influenza significativa sulla critica letteraria e sulla filosofia, introducendo concetti chiave che sono ancora oggi oggetto di studio e dibattito.

Perché leggere questo libro?

Kafka. Per una letteratura minore è un'opera fondamentale per chiunque sia interessato all'opera di Kafka, alla teoria letteraria e alla filosofia. Offre una prospettiva nuova e stimolante sulla letteratura e sul potere, invitando il lettore a riflettere sul ruolo della lingua e dell'identità nella creazione letteraria.

Specifiche

Autore Gilles Deleuze e Félix Guattari
Traduttore Alessandro Serra
Editore Feltrinelli (prima edizione), Quodlibet (edizioni successive)
Anno di pubblicazione 1975 (prima edizione)
Genere Saggio, Critica letteraria, Filosofia
Lingua Italiano
Formato Paperback
ISBN-10 8822906284
ISBN-13 9788822906281
Pagine (circa) 150