Un'analisi approfondita del concetto di "Kire" (taglio) nell'arte giapponese, esplorandone le implicazioni estetiche, etiche e spirituali. Un viaggio tra architettura, poesia, cerimonia del tè e spiritualità shintoista per comprendere l'essenza della cultura giapponese e il suo dialogo con il mondo occidentale.
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"Kire", termine giapponese che significa "tagliare via" o "recidere", è molto più di una semplice parola: è una chiave di lettura dell'arte e della cultura giapponese. Ryōsuke Ōhashi esplora questo concetto in profondità, svelandone le implicazioni estetiche, etiche e spirituali.
Nel libro, Kire viene analizzato come abbreviazione di "kire-tsuzuki", ovvero la "dis/continuità" che intercorre tra l'atto artistico e l'immediatezza della natura. L'arte, tagliando apparentemente via la naturalezza, ne rivela l'essenza più intima e profonda.
Dalle radici dello Shintoismo alla contemporaneità, Ōhashi ci guida in un viaggio attraverso le diverse forme d'arte giapponese, dall'architettura alla cerimonia del tè, dalla poesia alla Via della spada. Kire non è solo un concetto estetico, ma un principio che permea l'etica, la religione e la storia del Giappone, offrendo una prospettiva unica sul dialogo tra Oriente e Occidente.
Appassionati di arte giapponese, studiosi di estetica, ricercatori di spiritualità e chiunque voglia approfondire la conoscenza della cultura orientale.