In un futuro lontano, il mondo è dominato da creature ibride, i Gente, che vivono in tre città labirintiche. L'ultima resistenza umana, il popolo degli Atlantidi e una nuova forma di vita postbiologica si scontrano in una guerra che coinvolge tre pianeti. L'autore, Dietmar Dath, esplora temi come l'evoluzione, la tecnologia e il futuro dell'umanità in un'opera complessa e affascinante.
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In un futuro lontano, il mondo che conosciamo è solo un ricordo. L'epoca della Noia, dominata dall'uomo, è finita, lasciando il posto al regno dei Gente, creature ibride che uniscono tratti umani e animali. Tre città labirintiche, agglomerate per resistere al deserto in espansione, sono il loro rifugio. Cyrus Golden, il Leone, saggio e distaccato, governa queste città. Ma mentre il re degli animali dorme, altre forze si risvegliano: l'ultima, disperata resistenza umana, il popolo degli Atlantidi con i suoi misteriosi progetti nelle profondità del mare, le fazioni della tasso, del volpe e della lince, nate all'interno dell'impero con ambiziosi piani di espansione e conquista. E, nella giungla oltreoceano, una nuova e minacciosa forma di vita postbiologica sta emergendo.
L'abolizione delle specie è un romanzo futuristico che offre una prospettiva inedita e fantastica sul declino e la rinascita delle civiltà. Attraverso millecinquecento anni di storia, un viaggio nei cinque continenti, una fuga sulla Luna e la terraformazione di Venere e Marte, Dietmar Dath costruisce un mondo dove la teoria dell'evoluzione, la matematica e la musica ridefiniscono il destino degli abitanti della Terra e dei loro discendenti.
Una guerra che coinvolgerà tre pianeti e innumerevoli popolazioni, tradimenti e massacri, tecnologie micidiali e la ricerca del sacro, pone interrogativi filosofici sull'identità e i ricorsi della storia. L'autore, Dietmar Dath, è considerato un vero profeta della letteratura tedesca, un esploratore del linguaggio senza limiti. Il suo mondo è folle, un mix selvaggio di Marx, Darwin, fantasy, heavy metal, zombie e genetica.
L'abolizione delle specie è un'opera complessa e affascinante, che fonde fantascienza speculativa e riflessioni di filosofia politica, evoluzionismo, matematica e musica. La prosa di Dath è ricca di stile, oscillando tra il sublime e il grottesco, l'epico e il quotidiano, creando un effetto straniante che costringe il lettore a riposizionarsi continuamente. La complessità formale non è un mero esercizio di stile, ma riflette la natura polimorfa della narrazione, al centro della quale si colloca un radicale abbandono dell'universalismo antropocentrico.
L'orizzonte filosofico dell'autore, di matrice marxista, postumana e decostruttivista, accompagna il lettore in un futuro caratterizzato da una proliferazione di possibilità esistenziali che trascendono le categorie tradizionali di specie e genere. L'abolizione delle specie è un'opera che invita a riflettere sul futuro dell'umanità, sul ruolo della tecnologia e sull'evoluzione della vita stessa.