Un'analisi approfondita del mito dell'Anticristo nel pensiero medievale, esplorando la sua evoluzione semantica, politica e teologica attraverso i testi che ne hanno trattato, rivelando come questa figura abbia plasmato le paure e le visioni del mondo cristiano per secoli.
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Immergiti nelle profondità del pensiero medievale con "Il Figlio della Perdizione", un'opera monumentale che esplora uno dei miti più potenti e duraturi dell'Occidente: l'Anticristo. Questo secondo volume, curato da esperti di storia delle origini cristiane e del Medioevo, offre una ricostruzione minuziosa di come questa figura abbia plasmato per quasi tredici secoli le paure, le fantasie e le visioni del mondo cristiano.
Attraverso un'attenta disamina dei testi che hanno trattato il tema dell'Anticristo, il libro svela l'evoluzione semantica, politica e teologica del termine, mostrando come l'idea stessa dell'Anticristo si sia trasformata nel corso del tempo. Questo volume amplia l'orizzonte del precedente, edito nel 2005, estendendo l'analisi fino al XII secolo e abbracciando un ventaglio più ampio di voci e prospettive.
La figura dell'Anticristo, il Nemico, l'Avversario degli ultimi tempi, emerge in tutta la sua complessità, turbando, tormentando e ossessionando gli scrittori cristiani. Il libro esplora come questa figura si sia costantemente trasformata, assumendo nuove forme, aspetti e significati, riflettendo le ansie e le preoccupazioni di ogni epoca.
"Il Figlio della Perdizione" è un'opera fondamentale per chiunque desideri comprendere a fondo il pensiero medievale e le sue radici culturali e religiose. Con la sua analisi approfondita e il suo approccio rigoroso, il libro offre una prospettiva unica su uno dei temi più affascinanti e controversi della storia occidentale.