Un'analisi approfondita dell'istruzione italiana nel primo Novecento, con un focus sulle figure di Luigi Credaro e Giovanni Gentile e il loro ruolo nella costruzione dell'identità nazionale. Esplora il dibattito sull'identità nazionale italiana e le origini della pedagogia moderna in Italia.
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A mezzo secolo dall'Unità d'Italia, il paese sembra ancora diviso. L'immagine di "due Italie" emerge frequentemente nel dibattito tra intellettuali, politici e figure del mondo scolastico. Questa contrapposizione è particolarmente evidente nel campo dell'istruzione, dove si distinguono Luigi Credaro e Giovanni Gentile, figure di spicco di due diverse visioni pedagogiche e scolastiche.
Entrambi studiosi di tematiche educative e Ministri dell'Istruzione, Credaro e Gentile promossero riforme significative, seppur con esiti opposti, incarnando ciascuno un'idea e un progetto di nazione. Il libro ricostruisce le loro visioni contrastanti, illuminando le origini della pedagogia moderna e il ruolo delle istituzioni scolastiche nella formazione dell'identità italiana.
"L'educazione degli italiani: laicità, progresso e nazione nel primo Novecento" offre una prospettiva illuminante sulla storia dell'istruzione italiana e sul suo ruolo nella costruzione dell'identità nazionale. Attraverso l'analisi delle figure di Credaro e Gentile, il libro invita a riflettere sulle sfide e le opportunità dell'istruzione in un contesto di cambiamento sociale e politico.