Un'esplorazione dei dilemmi etici in psichiatria e psicoanalisi attraverso casi clinici e dialoghi filosofici. Un viaggio introspettivo nella mente umana e nei limiti dell'intervento terapeutico, che mette in discussione la pretesa di una verità assoluta sui destini altrui.
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"L'illusione dell'ultima parola" è un'opera che esplora le profondità dell'etica professionale in psichiatria e psicoanalisi. I dottori Mauro Bertani e Paolo Curci, attraverso la loro esperienza clinica, ci conducono in un viaggio introspettivo tra dilemmi morali e conflitti interiori, in cui la linea tra giusto e sbagliato si fa sfumata e incerta.
Il libro presenta una serie di casi clinici complessi, in cui i terapeuti si sono trovati di fronte a scelte difficili, senza risposte preconfezionate nella deontologia professionale. Esperienze di solitudine, senso di colpa e smarrimento emergono dalle pagine, lasciando il lettore con interrogativi profondi sulla natura della sofferenza umana e sui limiti dell'intervento terapeutico.
A distanza di anni, gli autori rivisitano queste storie, confrontandosi con Cesare Secchi, storico del pensiero, in un dialogo stimolante che intreccia filosofia e psicoanalisi. Attraverso questa conversazione a tre voci, il libro offre una prospettiva critica sull'operato clinico, mettendo in discussione la pretesa di una verità assoluta e definitiva sui destini altrui.
Questo libro è un invito a confrontarsi con le zone d'ombra della professione medica, a riconoscere i propri limiti e a coltivare un approccio più umano e consapevole alla cura della sofferenza mentale. Un'opera che stimola il pensiero critico e invita a un'umiltà intellettuale, ricordandoci che l'ultima parola sulla vita degli altri non ci appartiene.