Un'analisi approfondita del rapporto tra fotografia e cinema nell'opera di Stanley Kubrick, con particolare attenzione ai simboli chiave e alle immagini ricorrenti nei suoi film, culminando nell'analisi del capolavoro Eyes Wide Shut.
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L'immagine secondo Kubrick, edito da Lindau, offre una brillante analisi del rapporto tra la fotografia e il cinema nell'opera di Stanley Kubrick. Partendo dalla sua esperienza come fotografo per la rivista «Look», il saggio esplora come Kubrick abbia mantenuto la fotografia come prassi artistica di riferimento, influenzando profondamente il suo stile cinematografico.
Flavio De Bernardinis guida il lettore in un'analisi iconografica che parte dal capolavoro 2001: Odissea nello spazio. Una dichiarazione dello stesso regista, rivolta a Jack Nicholson durante la lavorazione di Shining, svela come il cinema si trovi a «fotografare la fotografia della realtà», trasformando l'esplorazione dell'immagine in un viaggio labirintico verso l'essenza stessa dell'arte cinematografica.
L'autore identifica tre immagini cardinali nell'iconografia di Kubrick: la porta, la stanza da bagno e il corridoio. Questi elementi ricorrono e si trasformano nei suoi film, culminando nell'ultimo capolavoro, Eyes Wide Shut, dove le immagini si interfacciano vertiginosamente con il grande mito della rifondazione del genere umano: la civiltà, la cultura, l'arte.
Questo saggio è un'imperdibile risorsa per gli appassionati di cinema e per chiunque voglia approfondire la complessa e affascinante visione artistica di Stanley Kubrick.