Un'analisi del ruolo dei bambini nelle guerre del Novecento, tra vittime, attori e spettatori. Un'indagine storica e sociale che invita a riflettere sulla responsabilità degli adulti nel proteggere l'infanzia dalla violenza e ad ascoltare la loro voce.
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"L'infanzia nelle guerre del Novecento" di Bruno Maida offre una prospettiva inedita e toccante sui conflitti del XX secolo, analizzando il ruolo dei bambini come vittime, attori e spettatori. Attraverso una rigorosa ricerca storica e un'analisi sensibile, il libro mette in luce come la guerra abbia segnato profondamente la vita dei bambini, condizionando il loro sviluppo e la loro visione del mondo.
Maida esplora il paradosso di un'epoca in cui, parallelamente all'affermarsi di sistemi di protezione per i civili, si è assistito a un crescente coinvolgimento dell'infanzia nei conflitti armati. Il libro analizza i diversi modi in cui i bambini sono stati coinvolti: mobilitati, resi protagonisti passivi o attivi della violenza, colpiti da traumi e perdite.
L'autore utilizza una vasta gamma di fonti, tra cui disegni di bambini, testimonianze dirette e documenti storici, per ricostruire le esperienze dell'infanzia durante le guerre del Novecento. I disegni dei bambini, in particolare, rivelano un mondo frammentato e privo di connessioni, dove la violenza e la morte sono onnipresenti.
"L'infanzia nelle guerre del Novecento" è un libro importante che invita a riflettere sulla responsabilità degli adulti nel proteggere i bambini dai conflitti armati e nell'aiutarli a superare i traumi della guerra. Un'opera che ci ricorda l'importanza di ascoltare la voce dei bambini e di considerare il loro punto di vista per comprendere appieno la storia del nostro passato e del nostro presente.