Questo libro analizza il ruolo del traduttore nella storia della letteratura occidentale, mostrando come il traduttore sia stato spesso considerato un'entità invisibile, il cui lavoro si limita a riprodurre fedelmente il testo originale. L'autore critica l'addomesticamento, una strategia che tende a rendere il testo tradotto il più possibile simile al testo originale, nascondendo le differenze culturali e linguistiche.
Questo libro, scritto da Lawrence Venuti, è un'analisi approfondita del ruolo del traduttore nella storia della letteratura occidentale. Venuti esplora come, a partire dal XVII secolo, il traduttore sia stato spesso considerato un'entità invisibile, il cui lavoro si limita a riprodurre fedelmente il testo originale, senza lasciare traccia della propria presenza.
Venuti sostiene che il traduttore invisibile è un'illusione, un'immagine che nasconde la complessità e la creatività del processo di traduzione. In realtà, ogni traduzione è un atto di interpretazione e di ricreazione, che inevitabilmente porta con sé l'impronta del traduttore.
L'autore analizza le diverse strategie traduttive che sono state utilizzate nel corso dei secoli, mostrando come la scelta di un determinato approccio possa influenzare la ricezione del testo tradotto. Venuti critica l'addomesticamento, una strategia che tende a rendere il testo tradotto il più possibile simile al testo originale, nascondendo le differenze culturali e linguistiche.
L'invisibilità del traduttore è un'opera di grande rilevanza per gli studi sulla traduzione, che offre una prospettiva critica e illuminante sul ruolo del traduttore nella storia della letteratura. Il libro è un invito a riconoscere il lavoro del traduttore come un'attività creativa e complessa, che merita di essere valorizzata e riconosciuta.
Autore | Lawrence Venuti |
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Editore | Armando Editore |
Anno di pubblicazione | 1996 |
Genere | Saggio |
Lingua | Italiano |
ISBN-13 | 9788871449630 |
ISBN-10 | 8871449630 |