Il toccante memoir di Alon Ohel, ostaggio israeliano, che racconta i suoi 52 giorni di prigionia nelle mani di Hamas. Un racconto crudo e vero sulla paura, la sopravvivenza e la resilienza in un contesto disumano.
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"L'ostaggio" non è solo un libro, è una testimonianza cruda e vera di Alon Ohel, uno dei tanti ostaggi israeliani rapiti da Hamas. In questo memoir, Ohel condivide senza filtri i 52 giorni di terrore e incertezza vissuti in cattività, offrendo una prospettiva unica e sconvolgente su una realtà spesso raccontata solo attraverso i media.
Attraverso le pagine di questo libro, il lettore è catapultato nel cuore dell'esperienza traumatica dell'ostaggio: la paura costante, la privazione della libertà, la lotta per la sopravvivenza fisica e psicologica, ma anche i piccoli gesti di umanità che emergono in un contesto disumano.
Ohel non si limita a raccontare i fatti, ma scava a fondo nelle proprie emozioni, paure e speranze, rendendo il lettore partecipe del suo dramma interiore. La sua voce è autentica e potente, capace di commuovere e scuotere le coscienze.
In un momento storico segnato da tensioni e conflitti, "L'ostaggio" rappresenta un'importante testimonianza per comprendere le conseguenze umane della violenza e per non dimenticare il valore della libertà e della dignità umana.