"L'ultimo dono. Diari 1984-1989" è un'opera toccante di Sándor Márai che raccoglie le riflessioni più intime dello scrittore negli ultimi anni della sua vita, segnati dalla perdita, dall'esilio e dall'avvicinarsi della morte. Un testamento spirituale intenso e commovente.
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"L'ultimo dono. Diari 1984-1989" di Sándor Márai, pubblicato da Adelphi, è un'opera toccante e profondamente introspettiva che ci conduce negli ultimi anni di vita dello scrittore ungherese. Attraverso le pagine del suo diario, Márai condivide con il lettore le sue riflessioni più intime sulla perdita, l'esilio, la letteratura e l'ineluttabile avvicinarsi della morte.
Nel periodo compreso tra il 1984 e il 1989, Márai affronta la perdita dei suoi cari: i fratelli, la sorella, il figlio adottivo e, soprattutto, Lola, la compagna di una vita. La morte di Lola segna profondamente lo scrittore, che si sente privato del suo scopo e della sua ispirazione. "Scrivevo per lei, ogni singola riga. Non ho più per chi scrivere", annota nel suo diario, esprimendo il suo smarrimento e la sua disillusione nei confronti della letteratura.
Nonostante il dolore e la sofferenza, Márai continua a scrivere, registrando nel suo diario aforismi, riflessioni sulla letteratura, sul mondo contemporaneo e sulla condizione di esule. Il suo diario diventa un vero e proprio testamento spirituale, un'indagine lucida e spietata sulla condizione umana e sulla prossimità della morte. Il 15 gennaio 1989, Márai scrive l'ultima frase: "Aspetto la chiamata alle armi. Non la sollecito, ma neppure la rinvio. È arrivato il momento". Un anno dopo, si toglie la vita.
"L'ultimo dono. Diari 1984-1989" è un'opera intensa e commovente che ci invita a riflettere sulla vita, la morte, l'amore e la perdita. Un libro imperdibile per chi ama la scrittura di Sándor Márai e per chi cerca un'esperienza di lettura profonda e significativa.