Questo libro analizza la lingua di Galileo nei suoi scritti copernicani, esplorando la sintassi, la testualità e le strutture linguistiche che hanno contribuito a definire il suo stile unico e a plasmare l'italiano scientifico moderno.
Celebrato come esempio inarrivabile nella storia universale della scienza, nel mondo degli studi linguistici Galileo è anche considerato il capostipite dell'italiano scientifico pienamente maturo. Molti aspetti della sua lingua, però, non sono stati ancora indagati e quasi tutti i giudizi ammirati sulla prosa del grande scienziato non sono sorretti da un'analisi puntuale e sistematica delle forme, delle parole e delle strutture che convergono a definirla.
Questo libro intende contribuire a colmare tale lacuna, approfondendo alcuni aspetti della lingua e dello stile dei cosiddetti «scritti copernicani» di Galileo, che hanno svolto un ruolo cruciale nella elaborazione del suo pensiero.
Dopo aver analizzato nel dettaglio la lingua della «Lettera a Benedetto Castelli» del 21 dicembre 1613, l'autore si sofferma su diversi aspetti della sintassi e della testualità della «Lettera a Cristina di Lorena», per proporre infine un'interpretazione inedita delle cosiddette «Considerazioni circa l'opinione copernicana».
L'autore, Giuseppe Patota, docente di Linguistica Italiana all'Università di Siena, ci guida in un viaggio affascinante alla scoperta della lingua di Galileo, svelando le sfumature e le complessità del suo stile, e mostrando come la sua scrittura abbia contribuito a plasmare l'italiano scientifico moderno.
Se sei appassionato di storia della scienza, di linguistica italiana o semplicemente curioso di scoprire il genio di Galileo da un punto di vista inedito, questo libro è un'occasione imperdibile.
Caratteristiche | Valore |
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Autore | Giuseppe Patota |
Editore | Il Mulino |
Collana | Studi e ricerche |
Anno di pubblicazione | 2022 |
Formato | eBook |
Lingua | Italiano |