La «Bellezza ch’io vidi» (Paradiso XXX, 19). La Divina Commedia e i mosaici di Ravenna. Ediz. a colori

La bellezza ch'io vidi? Paradiso XXX, 19: Un viaggio tra arte e poesia

"La bellezza ch'io vidi" (Paradiso XXX, 19) è un libro che esplora il legame profondo tra la Divina Commedia di Dante Alighieri e i mosaici bizantini di Ravenna. L'opera, frutto della ricerca di Laura Pasquini, si concentra sul verso dantesco che descrive la bellezza del Paradiso, ponendolo in relazione con le straordinarie opere d'arte che il poeta ammirò durante il suo soggiorno nella città emiliana.

Un'ispirazione visiva

La mostra, che ha preso il nome dal verso dantesco, è stata ospitata nel Polo espositivo di Sant'Apollinare Nuovo a Ravenna. Attraverso pannelli luminosi e testi esplicativi, l'esposizione ha illustrato i rimandi tra i mosaici e le terzine della Divina Commedia, evidenziando come l'arte bizantina abbia influenzato la visione paradisiaca di Dante.

Un'eredità artistica

L'influenza dei mosaici bizantini sulla Divina Commedia è stata oggetto di studio da parte di numerosi accademici, tra cui Giovanni Pascoli, che ha sottolineato l'importanza dell'arte ravennate come fonte di ispirazione per l'ultimo canto della Commedia. La mostra "La bellezza ch'io vidi" ha contribuito a rendere accessibile al grande pubblico questa affascinante connessione tra arte e letteratura, offrendo un'esperienza immersiva e coinvolgente.

Un'esperienza da non perdere

Se sei appassionato di Dante, di arte bizantina o semplicemente curioso di scoprire il legame tra queste due forme d'espressione, "La bellezza ch'io vidi" è un libro che ti consiglio di leggere. Potrai immergerti nella bellezza del Paradiso dantesco e scoprire come l'arte abbia ispirato la sua visione del mondo.