Un anziano signore visita una casa da tè dove giovani vergini dormono, offrendo un'opportunità di veglia senza contatto. Un'esplorazione della memoria, del desiderio e della fragilità umana attraverso lo stile poetico di Kawabata.
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Immergiti nel mondo enigmatico e sensuale de "La casa delle belle addormentate", un romanzo breve del premio Nobel Yasunari Kawabata. Un'opera che esplora i confini tra sogno e realtà, memoria e desiderio, in un'atmosfera rarefatta e carica di simbolismi.
Eguchi, un anziano signore, varca la soglia di una casa da tè molto particolare. Qui, giovani e bellissime vergini dormono sotto l'effetto di un sonnifero, offrendo agli uomini la possibilità di vegliare su di loro, senza mai poterle toccare o disturbare. Un rituale che rievoca antichi tabù e paure legate alla vecchiaia, alla perdita della virilità e alla morte.
Attraverso le notti trascorse nella casa, Eguchi ripercorre la sua vita, i suoi amori passati, i rimpianti e le ossessioni. Le ragazze addormentate diventano uno specchio in cui proietta i suoi desideri più reconditi, le sue fantasie e le sue angosce. Kawabata esplora la fragilità della memoria, la fugacità della bellezza e la difficoltà di accettare il declino del corpo.
Lo stile di Kawabata è inconfondibile: una scrittura delicata e raffinata, ricca di immagini evocative e metafore suggestive. L'autore crea un'atmosfera sensuale e onirica, in cui i profumi, i suoni e le luci giocano un ruolo fondamentale. "La casa delle belle addormentate" è un'opera che incanta e turba, che invita a riflettere sulla condizione umana e sui misteri dell'esistenza.
Parole chiave: Kawabata Yasunari, La casa delle belle addormentate, letteratura giapponese, premio Nobel, romanzo breve, sogno, memoria, desiderio, sensualità, vecchiaia, morte, onirico, erotismo, tabù, Giappone.