Nella Napoli del 1931, il commissario Ricciardi indaga sulla morte di un industriale, confrontandosi con il suo dono/maledizione di vedere gli ultimi istanti delle vittime. Un giallo avvincente che intreccia storia, mistero e introspezione psicologica.
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"La condanna del sangue: La primavera del commissario Ricciardi" di Maurizio de Giovanni ti trasporta nella vibrante e misteriosa Napoli del 1931. In questo romanzo, il commissario Luigi Alfredo Ricciardi, un uomo tormentato dal suo dono/maledizione di vedere gli ultimi istanti di vita delle vittime di morte violenta, si trova ad affrontare un caso particolarmente intricato che lo porterà a confrontarsi con le ombre del passato e i segreti della borghesia napoletana.
La primavera avvolge Napoli, ma non porta la serenità. Un noto industriale viene trovato morto in circostanze misteriose. Le indagini sono affidate al commissario Ricciardi, un uomo solitario e introverso, ma dotato di un intuito straordinario e di una profonda umanità. Mentre cerca la verità, Ricciardi deve fare i conti con la propria "condanna", la capacità di percepire l'ultimo pensiero dei defunti, un fardello che lo isola dal mondo e lo costringe a confrontarsi costantemente con la morte.
De Giovanni dipinge un affresco vivido della Napoli degli anni '30, con le sue atmosfere suggestive, i suoi contrasti sociali e i suoi personaggi indimenticabili. Oltre al commissario Ricciardi, spiccano figure come il brigadiere Maione, suo fidato collaboratore, e la dolce Enrica Colombo, il cui amore impossibile per Ricciardi aggiunge una nota di malinconia alla narrazione.
"La condanna del sangue" è un romanzo avvincente che mescola sapientemente giallo, storia e introspezione psicologica. Maurizio de Giovanni è un maestro nel creare suspense e nel delineare personaggi complessi e sfaccettati, capaci di suscitare empatia e coinvolgimento nel lettore. Un libro che ti terrà con il fiato sospeso fino all'ultima pagina, lasciandoti con un senso di nostalgia e con la voglia di scoprire le altre avventure del commissario Ricciardi.