Un'analisi storica e concettuale del rapporto tra fiducia e potere, esplorando come la credibilità pubblica si evolve attraverso il tempo e come le procedure influenzano la percezione dell'affidabilità.
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Questo volume edito da Il Mulino esplora il rapporto complesso e dinamico tra fiducia (fides) e le forme di potere che la sanciscono, attraverso una prospettiva cronologica che abbraccia il tardoantico, il medioevo e l'età moderna. L'opera si propone di rintracciare una storia di come la credibilità pubblica si evolve in risposta alle diverse logiche governative.
La ricerca si concentra sull'analisi degli stili politici capaci di influenzare i criteri di credibilità e affidabilità. Esamina attentamente il legame tra le procedure amministrative e giudiziarie, sia canoniche che civili, e l'ammissibilità alla testimonianza, evidenziando la stretta relazione tra fiducia presupposta e tecniche procedurali.
Un'attenzione particolare è dedicata al concetto e alla realtà storica della "prova", considerata sia come momento processuale che come segnale antropologico e relazionale. La prova diviene così uno strumento per confermare o negare l'appartenenza degli individui a gruppi considerati affidabili e onorevoli.
Il testo raccoglie contributi di studiosi provenienti da diversi campi disciplinari, tra cui storici medievisti e modernisti, storici del pensiero, delle dottrine politiche ed economiche, del diritto e delle istituzioni. Questa collaborazione interdisciplinare permette di superare le ottiche settoriali e di offrire una visione più completa e articolata del tema trattato.
Fiducia, potere, storia politica, credibilità, procedure giudiziarie, prova, storia medievale, storia moderna, diritto, istituzioni, Il Mulino.