La filosofia nel boudoir

Immergiti nel mondo provocatorio e scandaloso de "La filosofia nel boudoir" del Marchese de Sade

Preparati a un'esperienza di lettura senza precedenti con "La filosofia nel boudoir", un'opera che sfida le convenzioni e scava nel profondo della natura umana. In questo romanzo erotico-filosofico-politico, il Marchese de Sade, con la sua prosa audace e irriverente, ci conduce in un viaggio attraverso i meandri del desiderio, del potere e della morale.

Un'opera scandalosa e rivoluzionaria

Pubblicato per la prima volta nel 1795, "La filosofia nel boudoir" ha da sempre suscitato scalpore e polemiche. Il suo contenuto esplicito e le sue idee provocatorie hanno valso all'autore l'accusa di immoralità e depravazione. Tuttavia, dietro la facciata scandalosa, si cela un'opera di profonda riflessione sulla libertà, la giustizia e i limiti della ragione.

Un invito alla liberazione sessuale e intellettuale

Attraverso le avventure erotiche dei suoi personaggi, Sade ci invita a esplorare le nostre pulsioni più recondite e a liberarci dai tabù e dai pregiudizi che ci imprigionano. Con uno stile di scrittura diretto e senza compromessi, l'autore ci spinge a mettere in discussione le nostre certezze e a confrontarci con la complessità della natura umana.

Perché leggere "La filosofia nel boudoir"?

• Per immergerti in un'opera che ha fatto la storia della letteratura erotica
• Per scoprire il pensiero rivoluzionario di un autore controverso e affascinante
• Per esplorare i confini del desiderio e della morale
• Per riflettere sulla libertà, la giustizia e i limiti della ragione

Un'edizione imperdibile con la prefazione di Michele Mari

Questa edizione Einaudi, arricchita dalla prefazione di Michele Mari, offre un'occasione unica per approfondire la conoscenza di un'opera fondamentale del pensiero libertino. Non perdere l'occasione di aggiungere questo capolavoro alla tua collezione!

Parole chiave: Marchese de Sade, La filosofia nel boudoir, Einaudi, libro, erotismo, filosofia, politica, libertà, scandalo, Michele Mari.