La forma del tempo. La storia dell'arte e la storia delle cose

Forma del Tempo: Un Viaggio nella Storia delle Cose

Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1976, "Forma del Tempo" di George Kubler, uno studioso di fama mondiale dell'arte precolombiana, invita il lettore a guardare all'arte con una prospettiva completamente nuova. Kubler, allievo di Henri Focillon a Yale, propone di ampliare il concetto di arte, includendo non solo le opere d'arte tradizionali, ma tutti i manufatti umani, dagli strumenti di lavoro alle scritture.

Un Nuovo Approccio alla Storia dell'Arte

Kubler sostiene che l'universo delle cose fatte dall'uomo coincide con la storia dell'arte, e che è necessario sviluppare una nuova linea di interpretazione per studiare questi oggetti. In questo modo, la storia dell'arte diventa una storia della cultura materiale, un'antropologia delle tecniche che analizza il processo di trasformazione delle capacità sensoriali umane e del sapere attraverso le scoperte continue.

L'Artista come Artigiano

Kubler critica la visione tradizionale dell'arte come espressione di un'individualità creativa, sostenendo che l'artista è in realtà un artigiano, un homo faber che fa parte di un gruppo sociale e il cui compito è quello di creare nuove forme della materia. La sua analisi si concentra sulla storia delle cose, sui loro rapporti di influenza e filiazione nel tempo, sfidando la nozione kantiana di contemplazione disinteressata e il culto dell'autorialità e dell'opera unica.

Un'Opera Influente

"Forma del Tempo" è un'opera fondamentale per la storia dell'arte, che ha influenzato molti studiosi, artisti e lettori di diverse discipline. Il libro è stato continuamente ristampato dal 1962 e continua ad essere un punto di riferimento per la comprensione della storia delle cose e del ruolo dell'arte nella società.