"La Logica dei Roghi" analizza il ruolo delle Inquisizioni iberiche nello sviluppo della modernità, evidenziando come i loro sistemi di polizia e pratiche giudiziarie abbiano contribuito all'emergere di una logica del controllo che sfocia nel totalitarismo. Un'analisi storica provocatoria e illuminante.
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"La Logica dei Roghi" di Nathan Wachtel, edito da UTET, offre una prospettiva inedita e provocatoria sul ruolo delle Inquisizioni iberiche nell'emergere della modernità occidentale. Lungi dall'essere semplici istituzioni repressive, i tribunali inquisitoriali vengono qui presentati come precursori di sistemi di polizia e pratiche giudiziarie razionali.
Nel periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo, l'Inquisizione sviluppò metodi di raccolta e vaglio delle prove che, sebbene discutibili dal punto di vista etico, si basavano su una logica amministrativa e un'attenzione al dettaglio senza precedenti. Spionaggio, delazione e denuncia erano strumenti fondamentali per scovare l'eresia, soprattutto quella giudaizzante, e costringere gli accusati alla confessione.
Wachtel non esita a collegare questa "modernità" inquisitoriale ai sistemi totalitari del XX secolo, evidenziando come la logica del controllo e della repressione possa sfociare in derive autoritarie. Un'analisi storica lucida e inquietante, che invita a riflettere sulle ambivalenze della modernità e sui pericoli insiti in un'applicazione eccessiva della razionalità.
Un libro essenziale per chiunque voglia approfondire la storia del pensiero occidentale e le sue contraddizioni.
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