Un classico del femminismo in una nuova edizione
"La mela e il serpente" di Armanda Guiducci, pubblicato per la prima volta nel 1974, è un'opera fondamentale per comprendere la condizione femminile. Più che un'autobiografia, è un'analisi lucida e appassionata dell'esperienza femminile, un incrocio tra memoir, saggio antropologico e reportage.
Un viaggio nell'inconscio femminile
Guiducci fruga "dietro le istituzioni sociali, dietro i tabù del sesso, nell'inconscio maschile", ma anche nel proprio, alla ricerca delle immagini stereotipate e compiacenti della femminilità. Con uno stile vivido e coinvolgente, l'autrice traccia una mappa del diventare donna, un percorso fatto di strappi e lacerazioni, di consapevolezza della disuguaglianza e di lotta per la libertà di scelta.
Storia e storie di donne
Attraverso il racconto della propria esperienza, Guiducci analizza i passaggi obbligati della sua generazione: dalla prima mestruazione alla presa di coscienza politica, dall'"entrata nel ruolo" di moglie e madre alla messa in discussione dei modelli imposti. Ma il libro si arricchisce anche delle storie di altre donne, diverse per età e provenienza, che entrano a far parte del racconto, offrendo una pluralità di prospettive sull'essere donna.
Un'opera ancora attuale
"La mela e il serpente" è un'opera che continua a interrogare e a stimolare la riflessione sulla condizione femminile. Un libro che invita a muoversi "dentro di sé e verso l'altro", senza mai rinunciare alla propria identità.
- Un classico del femminismo italiano.
- Un'analisi lucida e appassionata della condizione femminile.
- Un invito alla riflessione e alla presa di coscienza.