Il libro racconta la vita interrotta di una bambina nella Shoah, la sua deportazione ad Auschwitz e la sua sopravvivenza. Un monito contro l'indifferenza e un invito a non dimenticare le atrocità del passato.
"La memoria rende liberi" è un libro autobiografico scritto da Liliana Segre ed Enrico Mentana, che racconta la vita interrotta di una bambina nella Shoah. Liliana, già orfana di madre, fu deportata nel campo di concentramento di Auschwitz insieme alla sua famiglia. La sua storia è un monito contro l'indifferenza e un invito a non dimenticare le atrocità del passato.
Il libro inizia con la descrizione dell'infanzia di Liliana, segnata dalla promulgazione di una serie di divieti che, a poco a poco, avrebbero spogliato gli ebrei di ogni diritto e libertà. La bambina si ritrovò ad affrontare traslochi, fughe improvvise e carceri, fino ad arrivare alla deportazione ad Auschwitz.
Il viaggio verso Auschwitz durò circa una settimana, dal 30 gennaio al 6 febbraio 1944. Scesi dal treno, Liliana e gli altri ebrei capirono che da quel momento non sarebbero più stati quelli che sempre erano stati, ma solo gli schiavi di qualcuno. Nei lager, gli ebrei non venivano trattati come persone, ma come bestie, costretti a lavorare nei campi, a seguire ordini e a pregare di ricevere qualcosa da mangiare alla sera.
Liliana, grazie a un caso fortuito, fu esclusa dal gruppo di persone la cui vita terminò subito dopo nelle camere a gas. La sua storia è un esempio di resilienza e di speranza, ma anche un monito contro l'indifferenza e un invito a non dimenticare le atrocità del passato. "La memoria rende liberi" è un libro che ci ricorda l'importanza di ricordare e di combattere ogni forma di discriminazione e di odio.
Caratteristiche | Valore |
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Autore | Liliana Segre, Enrico Mentana |
Editore | Rizzoli |
Collana | Saggi italiani |
Data di pubblicazione | 2019 |
Numero di pagine | 256 |
Formato | Copertina rigida |
Lingua | Italiano |