La pietra lunare. Scena della vita di provincia

Un viaggio nell'oscurità e nel fantastico

"La pietra lunare" è un romanzo breve, ma intenso, che vi trasporterà in un mondo di provincia grottesco e quasi allucinato. Il protagonista, Giovancarlo, si ritrova a essere osservato da "due occhi neri, dilatati e selvaggi", che lo gettano nello stupore e nel terrore. Questi occhi appartengono a Gurù, una fanciulla-capra, che lo condurrà in un viaggio attraverso "lunari orrori" e creature diafane, fino alle viscere della terra, nel regno arcano delle Madri.

Un'atmosfera inquietante

L'atmosfera del romanzo è densa di mistero e inquietudine. Landolfi crea un mondo surreale, dove la realtà si mescola al fantastico, e dove la natura stessa sembra assumere un aspetto minaccioso. La scrittura di Landolfi è ricca di immagini evocative e di un linguaggio suggestivo, che vi terrà incollati alle pagine fino all'ultima riga.

Un'opera di grande fascino

"La pietra lunare" è un'opera di grande fascino, che vi lascerà un segno indelebile. Un romanzo che vi accompagnerà in un viaggio introspettivo, alla scoperta di un mondo oscuro e affascinante, dove la realtà e il sogno si fondono in un'unica, inquietante, esperienza.

Un'opera di Tommaso Landolfi

"La pietra lunare" è il primo romanzo di Tommaso Landolfi, uno degli scrittori italiani più importanti del Novecento. La sua opera è caratterizzata da un'ironia tagliente, da un'attenzione maniacale al dettaglio e da una profonda conoscenza della psiche umana. Landolfi è stato un maestro del fantastico e del grottesco, e "La pietra lunare" è un esempio perfetto del suo talento.