Un'analisi approfondita della riforma Gentile e del suo impatto sul sistema universitario italiano, con un focus sugli ordinamenti universitari, gli ambiti disciplinari e le problematiche concrete emerse durante l'attuazione. Il volume esplora anche la continuità con la politica della Destra liberale e l'evoluzione della riforma nel corso degli anni.
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La riforma Gentile, varata tra il 1922 e il 1924 dal filosofo Giovanni Gentile durante il suo mandato come Ministro della Pubblica Istruzione nel primo governo Mussolini, ha rappresentato una svolta significativa per il sistema scolastico e universitario italiano. Questo volume si concentra in particolare sulla riforma degli ordinamenti universitari, analizzando gli ambiti disciplinari e le problematiche concrete emerse durante la sua implementazione.
Nonostante sia stata salutata come "la più fascista delle riforme", la legge Gentile si collocava in realtà in una linea di continuità con la politica della Destra liberale. Tuttavia, negli anni successivi alla sua approvazione, i suoi cardini innovativi, come l'alta qualificazione degli atenei e dell'insegnamento universitario, subirono una progressiva modifica.
Questo libro offre un'analisi dettagliata della riforma degli ordinamenti universitari, esaminando:
"La riforma Gentile e la sua eredità" è un'opera fondamentale per chiunque voglia comprendere la storia dell'istruzione italiana e l'impatto che la riforma Gentile ha avuto sul sistema universitario del nostro paese. Il volume offre una prospettiva critica e approfondita, basata su una solida ricerca storica e documentale.
Parole chiave: riforma Gentile, Giovanni Gentile, università italiana, storia dell'istruzione, fascismo, Destra liberale, ordinamenti universitari, politica scolastica, Antonello Mattone, Mauro Moretti, Elisa Signori, Società editrice Il mulino.