Un'indagine romanzata sulla misteriosa scomparsa del fisico Ettore Majorana. Un viaggio nella mente di un genio tormentato, tra realtà storica e ricostruzioni ipotetiche. Un giallo avvincente che invita a riflettere sulle implicazioni etiche della scienza.
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"La seconda vita di Majorana" di Fabio Ridolfi, edito da Imprimatur, ci conduce in un'avvincente indagine sulla misteriosa scomparsa del fisico siciliano Ettore Majorana. Un uomo brillante, un genio della scienza, svanito nel nulla nel 1938, lasciando dietro di sé interrogativi che ancora oggi alimentano teorie e speculazioni.
Attraverso una narrazione incalzante, Ridolfi ricostruisce gli ultimi giorni di Majorana, esplorando le possibili ragioni della sua sparizione e ipotizzando una sua "seconda vita". Il romanzo si muove tra documenti storici, testimonianze e ricostruzioni romanzate, offrendo al lettore un ritratto vivido e complesso del protagonista.
Il libro non si limita a narrare la scomparsa di Majorana, ma si addentra nella sua psiche, cercando di comprendere le motivazioni che potrebbero averlo spinto a una scelta così radicale. Un uomo tormentato, forse consapevole delle implicazioni delle sue scoperte scientifiche, in un'epoca storica segnata da tensioni e incertezze.
Un libro che appassionerà gli amanti della storia, della scienza e del mistero, invitandoli a interrogarsi sulla natura della verità e sui segreti che si celano dietro le apparenze.
Il romanzo è ambientato principalmente in Italia, tra Napoli, Palermo e Roma, negli anni immediatamente precedenti la Seconda Guerra Mondiale. Un periodo storico cruciale, segnato dall'ascesa del fascismo e dalle crescenti tensioni internazionali.