Un avvocato britannico intraprende un viaggio alla scoperta delle origini del genocidio e dei crimini contro l'umanità, attraverso la storia della sua famiglia e il processo di Norimberga. Il libro è un'opera ibrida, che mescola la memoria personale con la ricerca storica, e che si interroga sul potere della memoria e sulla sua capacità di influenzare il presente.
Nel 2010, l'avvocato e accademico britannico Philippe Sands si reca a Leopoli, una città ricca di storia, per tenere una conferenza sui crimini di massa e sul processo di Norimberga. È qui che scopre che il nonno materno, Leon Buchholz, nato nella stessa città quando era chiamata Lemberg, ha sempre taciuto il suo passato di ebreo sopravvissuto alle persecuzioni naziste.
Da questo punto di partenza, Sands intraprende una ricerca che lo porta a ripercorrere le origini del genocidio e dei crimini contro l'umanità, attraverso la storia della sua famiglia e il processo di Norimberga. Il libro è un'opera ibrida, che mescola la memoria personale con la ricerca storica, e che si interroga sul potere della memoria e sulla sua capacità di influenzare il presente.
La storia di Leon Buchholz e della sua famiglia diventa emblematica della tragedia di un popolo, ma Sands intreccia questa storia con la vita e il lavoro di due giuristi che studiarono alla stessa università di Leopoli, pur senza mai incontrarsi: Hersch Lauterpacht e Raphael Lemkin. Questi due giuristi elaborarono i concetti giuridici di "genocidio" e "crimini contro l'umanità", che furono poi utilizzati per accusare i criminali nazisti a Norimberga.
Sands ci porta quindi a Norimberga, il luogo in cui convergono tutte le storie raccontate nel libro, e dove le due categorie giuridiche di "genocidio" e "crimini contro l'umanità" furono fortemente dibattute. È qui che compaiono per l'ultima volta i grandi criminali nazisti, e dove Sands ci offre una riflessione profonda sul passato e sul suo impatto sul presente.
"La strada verso est" è un libro che ci invita a riflettere sul passato e sul suo impatto sul presente. È un libro che ci fa interrogare sul concetto di giustizia e sul ruolo della memoria nella costruzione di un futuro migliore. È un libro che ci ricorda che il passato non è mai veramente passato, e che le sue ferite possono ancora sanguinare.
Il libro è stato elogiato dalla critica per la sua scrittura coinvolgente, la sua profondità e la sua capacità di far luce su un periodo storico cruciale. È stato definito "un libro senza precedenti" da Bernard-Henri Lévy e "un'impresa formidabile" da John le Carré.
Titolo | La strada verso est |
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Autore | Philippe Sands |
Editore | Guanda |
Anno di pubblicazione | 2010 |
Genere | Saggio storico |
Lingua | Italiano |
ISBN | 9788823528697 |
Pagine | 352 |
Formato | Brossura |